Disturbi del neurosviluppo

I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO si manifestano tipicamente nelle prime fasi dello sviluppo e, seppur con un impatto funzionale mutevole, permangono per tutta la vita.

Alla nascita i disturbi del neurosviluppo riguardano minime differenze interindividuali che successivamente lo sviluppo contribuisce a rendere definite e differenziate.

La loro origine è biologica – sono infatti disturbi neurobiologici – e la loro manifestazione comprende una complessità di fattori genetici ed ambientali.

Anche se l’origine è biologica, il riconoscimento precoce, i percorsi riabilitativi, la terapia e la cura del contesto, possono favorire una notevole diminuzione dell’impatto funzionale.

Le manifestazioni dei vari disturbi sono variabili nello stesso modo in cui ogni bambino è diverso da un altro bambino; difficilmente ci saranno due bambini dislessici nello stesso modo, o due bambini iperattivi nello stesso modo.

La legge 170/2010, la direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 (Bisogni educativi speciali), permettono alla scuola di lavorare attraverso una didattica personalizzata che favorisca la piena espressione delle potenzialità di ogni bambino e tuteli ogni stile di apprendimento.

La Legge 104/1992 tutela le situazioni più severe come la disabilità intellettiva, alcuni disturbi dello spettro autistico o gravi disregolazioni.

I Disturbi del neurosviluppo comprendono un range di compromissioni che variano da difficoltà specifiche di apprendimento, a difficoltà di autoregolazione fino alla compromissione globale del funzionamento sociale o dell’intellligenza.

I disturbi del neurosviluppo:

Disturbi specifici di apprendimento (Dislessia – Disortografia – Discalculia e Disgrafia)

Disturbi della comunicazione (Disturbo del linguaggio – Disturbo fonetico fonologico – Balbuzie – Disturbo della comunicazione pragmatica)

ADHD (Disturbo dell’attenzione con o senza iperattività)

Disturbo dello spettro dell’autismo (Autismo – Sindrome di Asperger – Disturbi pervasivi dell’infanzia)

Disabilità intellettive (ritardo cognitivo lieve – medio -grave).