I disturbi del linguaggio e della comunicazione

Il disturbo del linguaggio è un complesso disordine genetico derivante da cause di natura biologica e ambientale.

E’ una sindrome che interessa numerose funzioni cognitive che vengono contemporaneamente compromesse.

Spesso nella sua evoluzione si presenta associato ad altri disturbi del neurosviluppo, in particolare alla dislessia ed alle difficoltà nella comprensione del testo, o  ai disturbi della coordinazione motoria.

L’associazione tra più disturbi è dettata dal fatto che le micro aree compromesse nelle prime fasi della crescita sono alla base dello sviluppo di più abilità di livello superiore (es. lettura,  comprensione di un testo, calcolo, pianificazione di movimenti complessi, ecc…).

I bambini e gli adolescenti/adulti con disturbo del linguaggio presentano difficoltà di vario grado sia nella produzione che nella comprensione, o in entrambe.

La fase di emergenza del disturbo è tra i 18 ed i 36 mesi quando non si verifica lo sviluppo atteso, o si verifica con modalità atipiche.

Tra i 36 mesi ed i 5 anni il disturbo si stabilizza, anche se per qualcuno i sintomi possono manifestarsi in modo più evidente più avanti, talvolta dopo

una fase di apparente remissione.

Anche quando appare evidente un recupero dei sintomi, come ad esempio il recupero di alcune difficoltà espressive (es. difficoltà ad articolare alcuni suoni, o scambio o omissione di suoni all’interno della parola…), questo non significa che il disturbo è scomparso ma frequentemente evolve in difficoltà di lettura o difficoltà di comprensione orale o del testo scritto.

Segnali di rischio:

  • assenza della lallazione
  • ritardo nella comparsa delle prime parole
  • ritardo nella comparsa della frase
  • vocabolario ridotto
  • difficoltà di pronucia e di organizzazione dei suoni all’interno della parola (cappa/scarpa)
  • difficoltà nella memoria verbale
  • difficoltà nella corretta declinazione di tempi, generi, articoli ecc..
  • difficoltà nell’apprendimento di sequenze (es. giorni della settimana, mesi, tabelline ecc)
  • scarsa partecipazione sociale
  • difficoltà attentive
  • apparentemente disconnesso dal contesto

Talvolta i disturbii del linguaggio vengono sottovalutati o confusi con disattenzione o mancanza di impegno e la prima diagnosi può arrivare anche alla scuola secondaria di primo/secondo grado, quando i sintomi si sono evoluti in difficoltà nella comprensione del testo, nella memorizzazione verbale, nelle povertà lessicale e nelle difficoltà espressive scritte e orali.